Donare aiuta la ricerca.

maratona telethon; humanity onlus

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Donare aiuta la ricerca

” Ogni volta che sorridi a qualcuno, è un’azione d’amore, un regalo a quella persona, una cosa bella”.
(Madre Teresa di Calcutta)

Tutti i volontari Humanity, gli amici sostenitori stanno partecipando alla Maratona Telethon iniziata giorno 1 dicembre.

E’ importante sostenere la ricerca delle malattie genetiche rare. Fino al 31 dicembre sarà possibile donare chiamando da rete fissa o inviando un sms al numero solidale 45510.

 Ma cosa sono le malattie genetiche rare?

https://www.youtube.com/watch?v=s0tUqMoFbPw&feature=emb_logo

Un lavoro tutto italiano, possibile grazie al sostegno di milioni di italiani, che sta permettendo a famiglie di tutto il mondo di tornare a sperare in una vita serena per i propri figli.

Fonte : www.fondazionetelethon.it

L’alimentazione: “Un bisogno primario”

banco opere della carità; humanity onlus

L’alimentazione: “Un bisogno primario”

humanity onlus;

L’Associazione Humanity Onlus grazie al Banco delle Opere della Carità, oggi distribuisce oltre 238 pasti mensili ai propri assistiti.

ll Banco delle Opere di Carità nasce nel 1993 a Caserta, grazie ad una intuizione originale, partita dagli Stati Uniti, avente un moltiplicatore sociale senza eguali. Recuperare le eccedenze alimentari che sarebbero destinate al macero anche se perfettamente commestibili è un qualcosa di importante sia per l’indigente che riceve i prodotti in dono, sia per la salvaguardia del nostro paese. La passione ed il coraggio di coloro che hanno dato il via a tale cammino si è poi espansa, facendosi sentire anche in altre Regioni, dove, purtroppo, il problema della povertà era ed è tuttora molto forte. Dal 1993 ad oggi sono state aperte oltre 15 sedi dislocate sul territorio nazionale dal Piemonte alla Sicilia. La Fondazione non ha scopo di lucro e si propone di perseguire di finalità civiche, solidaristiche e di utilità sociale volte alla prevenzione e rimozione di situazioni di bisogno, secondo il principio di sussidiarietà e della concezione educativa della condivisione e dell’inclusione delle persone in base al principio “recupera, valorizza, dona!”

La Fondazione è diretta ad aiutare persone in stato di disagio, svolgendo azioni erogabili in modo continuo, diretto e indiretto, volte alla prevenzione e rimozione di situazioni di bisogno, operando prevalentemente in favore di terzi attraverso anche il supporto ad Enti assistenziali.

Per il raggiungimento dei suoi scopi la Fondazione svolge in via esclusiva o principale attività di interesse generale di cui alla lettera “u” (D. lgs n. 117/017 art. 5 c.1 e s. m. i.), in particolare provvede:

a) alla cessione di prodotti prevalentemente alimentari di cui alla Legge 19 agosto 2016 n.166 e successive modificazioni;

b) alla cessione di prodotti in attuazione di programmi alimentari o interventi per la distribuzione di aiuti alimentari destinati agli indigenti promossi dalle Istituzioni Pubbliche Nazionali ed Europee;

c) alla raccolta di prodotti prevalentemente alimentari presso Aziende, i centri della Grande Distribuzione, nel corso della Giornata Nazionale della Raccolta Alimentare contro la fame in Italia e della raccolta di prodotti prevalentemente alimentari donati in occasione di altre raccolte.

Noi volontari Humanity ringraziamo ogni giorno tutti gli Enti, i privati che sostengono questa Fondazione.

“Aiutateci ad aiutare”.

Solidarietà a Natale

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Solidarietà a Natale

Grazie al ” Banco delle opere della Carità” questo mese abbiamo fornito un pacco alimentare a 238 persone. Una campagna di solidarietà promossa da tutti i  volontari dell’Associazione Humanity Onlus, che hanno attivato anche per i più piccini una raccolta di giocattoli. Un Natale in piena sinergia, attraverso una forte rete creata sul territorio, per le numerose richieste giunte da tante famiglie che, a causa dell’emergenza Covid e delle difficoltà economiche, stanno vivendo un momento di disagio nella loro esistenza. Grazie ai locali messi a disposizione dalla Frates di Ognina ( CT) abbiamo accolto le nostre famiglie e consegnato un regalo a tutti i bambini, cercando di diffondere un messaggio di speranza e di augurio attraverso i nostri sorrisi.

Banco Humanity;humanity onlus;

L’emergenza Covid che sta nuovamente sconvolgendo le vite di ognuno di noi, ha posto in evidenza un bisogno immeditato ed urgente. Molte famiglie, anziani soli, persone asintomatiche poste in isolamento, si ritrovano oggi a dover gestire un quotidiano, extra sanitario, complicato. Anche i bisogni più semplici rischiano di diventare un percorso ad ostacoli irto di difficoltà e complicazioni. Huamnity ha così deciso, in collaborazione con tutti gli enti del territorio catanese, di anteporre l’organizzazione del progetto sociale qui enunciato, a favore di un intervento immediato per sostenete quelle necessità primarie che oggi stanno diventando stringenti: portare la spesa a chi è in isolamento, agli anziani soli che non possono uscire dalla propria abitazione e a tutte quelle persone e famiglie che a causa dell’epidemia in corso si trovano in grave stato di necessità.

5 Dicembre “Giornata Internazionale del Volontariato”

Giornata Mondiale del Volontariato

Giornata mondiale del volontariato;banco humanity onlus;

” Io vedo che quando allargo le braccia, i muri cadono.

Accoglienza vuol dire costruire dei ponti e non dei muri”.

Don Andrea Gallo

Giunta alla XXXV Edizione, quest’anno, la campagna della Giornata internazionale del volontariato, vuole ringraziare tutti i volontari dislocati in ogni parte del mondo.

Grazie per il grande contributo reso in questo anno di grande difficoltà, un grazie che significa anche speranza perché, come recita il tema 2020: “Insieme possiamo attraverso il volontariato”.
Lo scopo della giornata internazionale del volontariato è quello di riconoscere il lavoro, il tempo e le capacità dei volontari in tutto il mondo.

“Nei mesi scorsi – scrive l’associazione dei Volontari delle Nazioni Unite Unv – mentre il Covid-19 imperversava nel mondo, i volontari sono stati in prima linea nelle risposte mediche, comunitarie e sociali”. Un ruolo chiave, evidenziato anche dall’Organizzazione mondiale della sanità, che tuttavia non è stato “abbastanza riconosciuto, specialmente a proposito del benessere e dell’accesso alle cure per gli stessi volontari”.

I volontari Humanity ogni giorno presenti sul territorio offrono assistenza e supporto a tutte le famiglie meno fortunate, sviluppano reti territoriali e tematiche; progettano e realizzano manifestazioni, eventi, occasioni di visibilità.

Per noi il volontariato rappresenta una Missione umanitaria e di condivisione.

 

3 Dicembre Giornata Mondiale della Disabilità

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giornata mondiale della disabilità

3 Dicembre Giornata Mondiale

della Disabilità

Istituita nel 1981dall’ONU, la Giornata Internazionale delle persone con Disabilità nasce per promuovere una più ampia sensibilizzazione sui temi della disabilità. Quest’anno la Giornata internazionale delle persone con disabilità durerà dal 30 novembre al 4 dicembre in concomitanza con la 13 a sessione della Conferenza degli Stati parte della Convenzione sui diritti delle persone con disabilità. Il tema che l’ONU ha individuato per quest’anno è: “Ricostruire meglio: verso un mondo post COVID-19 inclusivo della disabilità, accessibile e sostenibile”.
n tema molto attuale e impegnativo; certamente la situazione mondiale di pandemia che stiamo vivendo ha colpito più duramente le persone socialmente più deboli come le persone con disabilità, ed in questo comunicato proponiamo alcune riflessioni relative al mondo della scuola.

I ragazzi BES (ovvero ragazzi con bisogni educativi speciali) ed in particolare gli studenti con disabilità, dallo scorso marzo ad oggi, hanno visto ridursi ulteriormente la loro già limitata vita sociale, mentre hanno visto aumentare le proprie difficoltà, il proprio disagio e i propri limiti relegati all’interno delle quattro pareti della propria stanza. La didattica a distanza è stata per la maggior parte degli studenti con disabilità drammatica poiché ha accentuato tutte le difficoltà di questi ragazzi, soprattutto la distanza con i propri insegnati di sostegno ha reso maggiormente difficoltoso il processo di apprendimento cognitivo.

Dalla loro parte i docenti di sostegno hanno cercato nel migliore dei modi di supportare i ragazzi durante questo periodo, sia in orario scolastico che extra scolastico, sforzandosi di supplire le molteplici difficoltà che via via si presentavano durante quest’anno caratterizzato da vari lockdown.

E’ necessario promuovere una società resiliente per tutti, attraverso l’eliminazione delle disparità di genere, il potenziamento dei servizi educativi e l’inclusione sociale, economica e politica di ogni cittadino. E’ necessario introdurre un nuovo approccio e nuova visione con particolare attenzione, all’assistenza domiciliare. Secondo l’Istat, nel nostro Paese sono circa 4 milioni e mezzo le persone con disabilità. Di queste, 2 milioni e 600 mila hanno un’età superiore a 65 anni, una persona su tre vive da sola, quindi con maggior rischio di vulnerabilità in quanto non può contare sull’aiuto di un familiare. Questi sono dati molto preoccupanti.Riposrtiamo i dati dell’osservatorio sulla salute :” Il problema più grave per queste persone è la perdita di autonomia, infatti, tra gli ultra 75enni 1 una persona su cinque ha gravi difficoltà in almeno una attività quotidiana, una persona ultra 50enne su dieci non è autonomo nell’uso del telefono, nel prendere le medicine
o di gestire le proprie risorse economiche. Oltre un quarto non è in grado di prepararsi i pasti, fare la spesa o svolgere le attività domestiche. Quasi un quarto delle persone con disabilità che vive in Italia ha gravi problemi di mobilità, non riesce a
camminare o a salire le scale, il 5,3% non riesce a sentire e il 6,6% non vede.
Queste gravi limitazioni di cui soffrono le persone con disabilità sono spesso acuite da precarie condizioni
psicologiche, come testimonia il fatto che oltre l’8,5% di queste persone soffre di un disturbo depressivo
grave. Il bisogno di aiuti si attesta al 49% tra coloro che hanno gravi difficoltà nel preparare pasti, fare la spesa o gestire le proprie risorse economiche, il 16% non riceve alcun aiuto. Maggiore bisogno si riscontra per gli anziani con grado di istruzione e livelli di reddito più bassi. (Fonte dei dati: Elaborazioni su dati Istat. Indagine europea sulla salute (Ehis). Anno 2017)

“E’ vero che ci sono diversità che sono dolorose, ma tutti sappiamo, quelle che hanno radici in alcune malattie… ma anche quelle diversità ci aiutano, ci sfidano e ci arricchiscono. Per questo, non avere mai paura delle diversità: è proprio la strada per migliorare, per essere più belli e più ricchi”.

Papa Francesco

Fabio Cavallari

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“Fabio Cavallari”

Maricia Roccaro presidente dell’associazione Humanity Onlus ci racconta l’incontro con l’autore del libro “Mutazioni” Fabio Cavallari <<conoscendolo seppur da poco tempo, un giorno lo contattai chiedendogli: La vuoi scrivere la mia storia?» Senza molti preamboli, giri di parole, contestualizzazioni, una domanda diretta, alla quale rispose d’istinto: sì, accetto la sfida!!!
Fabio nel preludio scrive: << Ho scritto Mutazioni quasi in presa diretta con la sua narrazione. Ho prestato la mia scrittura alla sua voce, mi sono lasciato incarnare dalle sue parole. È nato un libro scritto in prima persona. Scrivere implica sempre un coinvolgimento personale, un’immersione nelle pieghe nascoste del proprio vissuto. È un fenomeno di straordinaria bellezza, una condizione di grazia che ha sempre volti e nomi cui rendere conto. Non si scrive per sé, ma per ridisegnare il contorno del passato, per raccogliere i frammenti sfuggiti che compongono il mosaico del futuro. Si scelgono parole, avverbi, aggettivi, nello stesso modo in cui un calzolaio sceglie le pelli, il cuoio e la tomaia per confezionare un paio di scarpe.
È un lavoro artigiano, la meticolosa ricerca dell’incastro perfetto, della combinazione armonica tra passione e razionalità. Ci sono sfide nella scrittura che inducono a confondere intelletto e corpo, esperienze personali e dimensioni collettive. La scrittura non è altro che un tentativo, talvolta goffo e a volte approssimativo, di  dare consistenza e incarnazione a un valore simbolico, a una parabola, attraverso la parola>>.
Fabio Cavallari, giornalista e scrittore,  collabora con giornali, settimanali e con strutture pubbliche e private nel campo della comunicazione. È autore dei volumi Fuori dalla metafora del volo (Laterza) e, con suor Maria Gloria Riva, Volti e stupore. Uomini feriti dalla bellezza e Mendicanti di bellezza. Un non credente e una monaca a confronto sulla vita, entrambi editi dalle Edizioni San Paolo. Nel 2010 ha pubblicato presso Guerini e Associati La forza del cambiamento (scritto con Raffaele Cattaneo).

Mutazioni: progetto sociale

mutazioni; humanity onlus
La storia di Maricia Roccaro si manifesta come paradigma positivo, entro cui la
malattia non è la parola ultima, ma parte integrante del percorso della vita. Proprio
per il carattere esperienziale della sua storia, unica nel suo genere ma al contempo
termine di paragone per tutti, essa intende offrirsi al lettore come parola di
confronto e conforto per una pluralità di persone che si trovano, loro malgrado, ad
affrontare le sfde del male. Il carattere «sociale» dell’esperienza narrata non
intende pertanto fermarsi al racconto, bensì diventare essa stessa «strumento» di
supporto e aiuto.
Il libro pertanto, oltre al valore culturale che intende promuovere, si pone
l’obbiettivo di diventare viatico per sostenere l’Associazione «Humanity Onlus»,
con sede a Catania, di cui Maricia Roccaro è Presidente.
L’Associazione si pone come obiettivo primario quello dell’assistenza sanitaria e
socioassistenziale a malati fragili non autosufficienti che vivono in famiglie
disagiate. In seno all’associazione sono presenti diversi operatori da Medici a
Infermieri a Sociologi a operatori, ma anche persone che hanno soltanto la voglia di
donare il proprio tempo agli altri.

Mutazioni

mutazioni; humanity onlus


Mutazioni è un racconto coraggioso, una narrazione di sé, della malattia e della
speranza, dell’imprevisto e della capacità di riprendere in mano i fli della propria
vita. Una donna di scienza, un medico, una dottoressa che per professione e per
missione si prendeva cura degli altri, di colpo si ritrova dall’altra parte della
barricata. In un istante, tutto cambia. Le prospettive, le coordinate stesse del curare,
il quotidiano domestico, la vita pubblica. Non più come prima. Mai più. Forse non
si può guarire, ma si può sempre curare. Lo sguardo cambia. Tutto attorno si
muove come sempre, ma tutto attorno cambia irreversibilmente. Una malattia. Una
malattia rara: la «Fabry». Essa danneggia o altera la funzione di diversi organi o
apparati, si eredita attraverso i geni. Ha un andamento progressivo. I sintomi non
compaiono tutti contemporaneamente e spesso sono presenti solo in parte.
L’incidenza annuale è di 1/80.000 nati vivi, ma la prevalenza potrebbe essere
sottostimata per via delle diffcoltà legate alla diagnosi.
Mutazioni è la storia di Maricia Roccaro, nefrologo da 20 anni, che a Bronte, in
provincia di Catania, dirige un centro di dialisi. Medico e paziente e ancora medico.
Pagina dopo pagina, il libro narra un’esperienza reale e nel farlo si pone come
«strumento» paradigmatico per la divulgazione della conoscenza di una malattia
sconosciuta spesso anche dal mondo medico. Come diagnosticarla? Quali i sintomi?
Come affrontarla? Quali sono i trattamenti oggi disponibili per farvi fronte? Dove
bisogna recarsi? A tutte queste domande il libro cerca di dare risposte esaustive,
offrendo una panoramica complessiva, dei bisogni e delle necessità impellenti per
conoscere, affrontare e curare.
Mutazioni è un libro, è un tratto di vita, è uno spaccato temporale del nostro
millennio. È il viatico affinché medici, ricercatori, istituzioni e associazioni di
pazienti, possano riconoscersi in una comunità, in una rete di relazioni, di mutuo
soccorso.
Mutazioni è l’aiuto reciproco, per restare umani.

Giornata Mondiale contro la violenza sulle donne

giornata mondiale sulla violenza alle donne; humanityonlus

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25 Novembre: Giornata Mondiale contro la violenza sulle Donne.

La Violenza sulle donne rimane una piaga della nostra società, in alcune circostanze favorita anche dall’emergenza coronavirus che ha costretto molte donne a restare tra le mura domestiche con il proprio “aguzzino”. Nei primi 10 mesi del 2020 i femminicidi sono stati 91. Gli abusi nei contesti intra-familiari sono raddoppiati rispetto al 2019 come dimostrano le chiamate arrivate al numero antiviolenza 1522 che raccoglie le denunce di abusi e stalking. La violenza sulle donne è una realtà a livello internazionale, distrugge ciò che vuole difendere: la dignità, la libertà, e la vita delle persone. La Giornata Internazionale contro la violenza sulle donne nasce con lo scopo di sensibilizzare e creare consapevolezza intorno a questo contesto. Nel mondo, c’è ancora una donna su tre che ha subito almeno una volta un episodio di violenza, fisica, psicologica o sessuale, nella propria vita. Istituita dall’Assemblea generale delle Nazioni Unite con la risoluzione numero 54/134 del 17 dicembre 1999. La data fu scelta da un gruppo di attiviste che si erano riunite a Bogotà nel 1981 per l’Incontro Femminista Latinoamericano e dei Caraibi, in ricordo delle tre sorelle Mirabal, brutalmente assassinate il 25 novembre 1960 e considerate coraggiose rivoluzionarie e paladine della libertà. Quel giorno le tre donne si recarono a far visita ai loro mariti in carcere quando furono bloccate sulla strada da agenti del Servizio di informazione militare che le portarono in un luogo nascosto. Qui furono torturate, stuprate, massacrate a colpi di bastone e strangolate a bordo della loro auto. L’unica sopravvissuta fu la quarta delle sorelle Mirabal, Belgica Adele, che dedicò la sua vita a onorare il ricordo delle tre sorelle, successivamente scrisse  un libro di memorie: Vivas in su jardin. Le sorelle Mirabal sono conosciute anche con il nome “Mariposas”, poiché simili a delle farfalle in cerca di libertà. 

A Natale puoi…

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A Natale puoi

In  occasione dell’avvicinarsi delle festività Natalizie, l’associazione Humanity Onlus ha deciso di fare una raccolta giocattoli  dedicata ai bambini disagiati. I giocattoli in buone condizioni che i nostri figli non usano più possono diventare una grande fonte di gioia e divertimento per i meno fortunati I volontari ogni giorno raccoglieranno i giochi donati e prepareranno un pacco regalo da destinare ad ogni famiglia.  Partecipa anche tu a questa iniziativa, contattaci.