Restiamo vicini attraverso la solidarietà.

Humanity onlus

Iniziamo l’anno con il primo appuntamento a Gennaio presso il nostro sportello di assistenza e supporto alle famiglie disagiate.

Grazie al Banco delle Opere della Carità, abbiamo consegnato a 300 persone un sostegno alimentare per un mese. Un periodo che si protrae ancora causando tanti disagi anche psicologici; la lontananza dai nostri cari, il disastro economico…Nuovi poveri incontriamo ogni giorno caduti nella profonda disperazione.

Non è facile resistere a guardare gli sguardi smarriti della gente in preda alla paura, eppure noi volontari riusciamo sempre a donare la speranza che presto qualcosa cambierà. La gente ha bisogno a volte anche di poco, un abbraccio, una telefonata, il sentirsi dire ” Ti aiutiamo noi”… Questa è la forza che ci spinge ad andare avanti e a non mollare mai, il virus non ci ha mai fermati.

Volontariato… vuol dire donare un po’ del nostro tempo per chi rischia di non averne più.

Che l’anno nuovo sia speciale

buon anno; humanity onlus;

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Che l’anno nuovo sia speciale

È tempo di lasciarsi alle spalle il passato e dedicarsi a un nuovo inizio. Un felice anno nuovo, pieno d’amore e di pace. C’è solo una regola: continuare a guardare avanti.
Lasciamo alle spalle la tristezza, i rimpianti ed i momenti tristi!

Che il nuovo anno doni solo felicità, gioia e speranza.
Vi aspettiamo giorno 11 gennaio a partire dalle ore 17:00
Buon anno nuovo!

Sosteniamo insieme i più bisognosi.

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Sosteniamo insieme i più bisognosi.

Arriva una nuova collaborazione nella nostra associazione ” Etna Mam”  una community che nasce per condividere esperienze tra mamme, consigli, dubbi e confrontarsi per far crescere bene i nostri figli nel nostro territorio..
Insieme condivideremo il donare: giocattoli, abiti, guide utili per le famiglie. Ma si potrà ricevere anche assistenza e volontariato per le famiglie più bisognose. Siamo ben lieti di questa collaborazione perché riteniamo importante fare rete sul nostro territorio.

La solidarietà si esprime con l’amore nei confronti dell’altro che non significa fare l’elemosina, é la prima forma dell’amore è riconoscere che l’altro ha la mia stessa dignità e di conseguenza desidero per l’altro quello che desidero per me. .Aiutare gli altri è una tappa importante per la costruzione della propria personalità.

Il volontariato rappresenta una preziosa risorsa per il miglioramento delle condizioni di vita di tante persone, che vivono in una condizione di malattia o di povertà materiale, spirituale e morale. Essere solidali vuol dire far sentire all’altro la propria vicinanza, fargli comprendere che può contare su un valido aiuto per superare momenti complessi e dolorosi.

 “La solidarietà è la forza dei deboli”.

Lotta al Covid, in arrivo i primi vaccini in Sicilia

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Il primario del pronto soccorso dell’ospedale Civico di Palermo Massimo Geraci, 52 anni, è stato il primo medico vaccinato.

Finalmente si apre la speranza: PALERMO – E’ anche il V-Day siciliano, con i riflettori puntati ai primi operatori sanitari vaccinati contro il Covid con le prime dosi prodotte dalla Pfizer.

Le prime 685 preziose fiale anti Covid sono arrivate nella tarda serata di ieri a Palermo, all’aeroporto “Falcone Borsellino” trasportate da un C27 dell’Aeronautica Militare partito dal quartier generale di Pratica di Mare e dopo uno scalo intermedio a Cagliari. I cryo-box sono stati poi scortati dai militari della Brigata Aosta e dai carabinieri del Nas fino al laboratorio dell’azienda ospedaliera Arnas Civico dove sono stati custoditi all’interno dei frigoriferi a -75 gradi.

Il primo ad essere sottoposto a vaccinazione, alla presenza del presidente della Regione Nello Musumeci e dell’assessore regionale alla Salute Ruggero Razza, è stato il dottore Massimo Geraci, responsabile del pronto soccorso dello stesso ospedale e successivamente altri 50-70 operatori dello stesso nosocomio del Pronto soccorso e dell’area di emergenza alla presenza di un medico allergologo e di un anestesista-rianimatore. Applausi dei tanti presenti per l’inoculazione della prima dose ed evidente emozione per l’inizio di questa campagna vaccinale che rappresenta una speranza per il futuro nella lotta al virus.
Nell’ambulatorio allestito all’ospedale Civico, infatti, verranno vaccinati anche nove rappresentanti dell’Ordine dei medici (uno per ogni provincia), cinque medici di medicina generale, cinque pediatri di libera scelta, cinque medici di continuità assistenziale e 10 rappresentanti del 118 (tra medici, infermieri e autisti soccorritori). Inoltre anche 3 rappresentanti dell’Ismett, 3 della Fondazione Giglio di Cefalù e 15 dipendenti della stessa Arnas Civico.

Le polemiche non mancano sui social per le tante persone presenti nel padiglione 24 dello stesso ospedale, certamente assembrate e che non rispettavano la distanza di almeno un metro consigliata dalle norme. Ma il giorno “storico” ha richiamato diversi operatori e autorità. Sempre oggi, ma nel primo pomeriggio, verso le 15,30, altre somministrazioni alla Rsa “Buon Pastore” di via Riserva Reale a cura dell’Asp di Palermo dove verranno vaccinati altri 30 soggetti tra operatori sanitari ed ospiti anziani della struttura.
Nei giorni successivi, a partire da domani e fino al 30 dicembre , invece, in tutti i Centri di somministrazione della città di Palermo (Arnas Civico, Policlinico, Villa Sofia-Cervello, Asp Palermo (Villa delle Ginestre) giungeranno rappresentanti di ogni Azienda sanitaria della Sicilia ed ospedali per ricevere il vaccino anti Coronavirus.

Per questa profilassi ci sono disponibili 600 dosi, 50 giornaliere a partire da domani quando, sempre all’Arnas Civico saranno sottoposti a vaccinazione 10 operatori dell’Arnas Garibaldi di Catania; 10 dell’azienda Cannizzaro di Catania; altri 10 dell’Ismett di Palermo,; 10 operatori dell’Ircc s Bonino Pulejo di Messina e altri 10 della stessa azienda ospedaliera di Palermo. E sempre domani però all’azienda ospedaliera “Villa Sofia-Cervello” altri 50 operatori: 10 dell’Asp di Trapani; 10 Asp di Agrigento; 10 Asp di Siracusa; 10 del Papardo di Messina; e altri 10 interni all’azienda palermitana. Ed ancora al Policlinico “Giaccone”: 10 operatori del Policlinico di Catania; 10 del Policlinico di Messina; 10 Asp di Caltanissetta; 10 Asp di Enna e altri 10 interni al Policlinico palermitano.

Fonte:https://www.lasicilia.it/

Un Natale di solidarietà e speranza

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Un Natale difficile quest’anno in tempi così duri da affrontare causa il Covid-19, la speranza che questa pandemia abbia presto fine non ci deve abbandonare, in attesa del Natale, dobbiamo credere in un futuro migliore per noi e per i nostri cari; attraverso la fede e la solidarietà, segno che ha dato forza alla nostra vita nel primo lockdown.

<<L’arrivo del Coronavirus Covid-19 ha sconvolto in poco tempo le nostre vite, incidendo fortemente sul nostro presente e futuro>>. Questo Natale sarà diverso dal solito, con le tante raccomandazioni e niente spostamenti.

Alcuni di voi potranno trascorrere le feste in famiglia, altri avranno perso i loro cari e altri ancora saranno costretti a passarlo in ospedale. Non sarà il Natale degli abbracci e delle grandi tavolate, ma del rispetto verso gli altri, della speranza e della solidarietà.

“Le cose più belle della vita non si trovano sotto l’albero, ma nelle persone che ti stanno vicino nei momenti speciali”.

Buon Natale!

Donare aiuta la ricerca.

maratona telethon; humanity onlus

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Donare aiuta la ricerca

” Ogni volta che sorridi a qualcuno, è un’azione d’amore, un regalo a quella persona, una cosa bella”.
(Madre Teresa di Calcutta)

Tutti i volontari Humanity, gli amici sostenitori stanno partecipando alla Maratona Telethon iniziata giorno 1 dicembre.

E’ importante sostenere la ricerca delle malattie genetiche rare. Fino al 31 dicembre sarà possibile donare chiamando da rete fissa o inviando un sms al numero solidale 45510.

 Ma cosa sono le malattie genetiche rare?

https://www.youtube.com/watch?v=s0tUqMoFbPw&feature=emb_logo

Un lavoro tutto italiano, possibile grazie al sostegno di milioni di italiani, che sta permettendo a famiglie di tutto il mondo di tornare a sperare in una vita serena per i propri figli.

Fonte : www.fondazionetelethon.it

L’alimentazione: “Un bisogno primario”

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L’alimentazione: “Un bisogno primario”

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L’Associazione Humanity Onlus grazie al Banco delle Opere della Carità, oggi distribuisce oltre 238 pasti mensili ai propri assistiti.

ll Banco delle Opere di Carità nasce nel 1993 a Caserta, grazie ad una intuizione originale, partita dagli Stati Uniti, avente un moltiplicatore sociale senza eguali. Recuperare le eccedenze alimentari che sarebbero destinate al macero anche se perfettamente commestibili è un qualcosa di importante sia per l’indigente che riceve i prodotti in dono, sia per la salvaguardia del nostro paese. La passione ed il coraggio di coloro che hanno dato il via a tale cammino si è poi espansa, facendosi sentire anche in altre Regioni, dove, purtroppo, il problema della povertà era ed è tuttora molto forte. Dal 1993 ad oggi sono state aperte oltre 15 sedi dislocate sul territorio nazionale dal Piemonte alla Sicilia. La Fondazione non ha scopo di lucro e si propone di perseguire di finalità civiche, solidaristiche e di utilità sociale volte alla prevenzione e rimozione di situazioni di bisogno, secondo il principio di sussidiarietà e della concezione educativa della condivisione e dell’inclusione delle persone in base al principio “recupera, valorizza, dona!”

La Fondazione è diretta ad aiutare persone in stato di disagio, svolgendo azioni erogabili in modo continuo, diretto e indiretto, volte alla prevenzione e rimozione di situazioni di bisogno, operando prevalentemente in favore di terzi attraverso anche il supporto ad Enti assistenziali.

Per il raggiungimento dei suoi scopi la Fondazione svolge in via esclusiva o principale attività di interesse generale di cui alla lettera “u” (D. lgs n. 117/017 art. 5 c.1 e s. m. i.), in particolare provvede:

a) alla cessione di prodotti prevalentemente alimentari di cui alla Legge 19 agosto 2016 n.166 e successive modificazioni;

b) alla cessione di prodotti in attuazione di programmi alimentari o interventi per la distribuzione di aiuti alimentari destinati agli indigenti promossi dalle Istituzioni Pubbliche Nazionali ed Europee;

c) alla raccolta di prodotti prevalentemente alimentari presso Aziende, i centri della Grande Distribuzione, nel corso della Giornata Nazionale della Raccolta Alimentare contro la fame in Italia e della raccolta di prodotti prevalentemente alimentari donati in occasione di altre raccolte.

Noi volontari Humanity ringraziamo ogni giorno tutti gli Enti, i privati che sostengono questa Fondazione.

“Aiutateci ad aiutare”.

Solidarietà a Natale

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Solidarietà a Natale

Grazie al ” Banco delle opere della Carità” questo mese abbiamo fornito un pacco alimentare a 238 persone. Una campagna di solidarietà promossa da tutti i  volontari dell’Associazione Humanity Onlus, che hanno attivato anche per i più piccini una raccolta di giocattoli. Un Natale in piena sinergia, attraverso una forte rete creata sul territorio, per le numerose richieste giunte da tante famiglie che, a causa dell’emergenza Covid e delle difficoltà economiche, stanno vivendo un momento di disagio nella loro esistenza. Grazie ai locali messi a disposizione dalla Frates di Ognina ( CT) abbiamo accolto le nostre famiglie e consegnato un regalo a tutti i bambini, cercando di diffondere un messaggio di speranza e di augurio attraverso i nostri sorrisi.

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L’emergenza Covid che sta nuovamente sconvolgendo le vite di ognuno di noi, ha posto in evidenza un bisogno immeditato ed urgente. Molte famiglie, anziani soli, persone asintomatiche poste in isolamento, si ritrovano oggi a dover gestire un quotidiano, extra sanitario, complicato. Anche i bisogni più semplici rischiano di diventare un percorso ad ostacoli irto di difficoltà e complicazioni. Huamnity ha così deciso, in collaborazione con tutti gli enti del territorio catanese, di anteporre l’organizzazione del progetto sociale qui enunciato, a favore di un intervento immediato per sostenete quelle necessità primarie che oggi stanno diventando stringenti: portare la spesa a chi è in isolamento, agli anziani soli che non possono uscire dalla propria abitazione e a tutte quelle persone e famiglie che a causa dell’epidemia in corso si trovano in grave stato di necessità.

5 Dicembre “Giornata Internazionale del Volontariato”

Giornata Mondiale del Volontariato

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” Io vedo che quando allargo le braccia, i muri cadono.

Accoglienza vuol dire costruire dei ponti e non dei muri”.

Don Andrea Gallo

Giunta alla XXXV Edizione, quest’anno, la campagna della Giornata internazionale del volontariato, vuole ringraziare tutti i volontari dislocati in ogni parte del mondo.

Grazie per il grande contributo reso in questo anno di grande difficoltà, un grazie che significa anche speranza perché, come recita il tema 2020: “Insieme possiamo attraverso il volontariato”.
Lo scopo della giornata internazionale del volontariato è quello di riconoscere il lavoro, il tempo e le capacità dei volontari in tutto il mondo.

“Nei mesi scorsi – scrive l’associazione dei Volontari delle Nazioni Unite Unv – mentre il Covid-19 imperversava nel mondo, i volontari sono stati in prima linea nelle risposte mediche, comunitarie e sociali”. Un ruolo chiave, evidenziato anche dall’Organizzazione mondiale della sanità, che tuttavia non è stato “abbastanza riconosciuto, specialmente a proposito del benessere e dell’accesso alle cure per gli stessi volontari”.

I volontari Humanity ogni giorno presenti sul territorio offrono assistenza e supporto a tutte le famiglie meno fortunate, sviluppano reti territoriali e tematiche; progettano e realizzano manifestazioni, eventi, occasioni di visibilità.

Per noi il volontariato rappresenta una Missione umanitaria e di condivisione.

 

3 Dicembre Giornata Mondiale della Disabilità

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giornata mondiale della disabilità

3 Dicembre Giornata Mondiale

della Disabilità

Istituita nel 1981dall’ONU, la Giornata Internazionale delle persone con Disabilità nasce per promuovere una più ampia sensibilizzazione sui temi della disabilità. Quest’anno la Giornata internazionale delle persone con disabilità durerà dal 30 novembre al 4 dicembre in concomitanza con la 13 a sessione della Conferenza degli Stati parte della Convenzione sui diritti delle persone con disabilità. Il tema che l’ONU ha individuato per quest’anno è: “Ricostruire meglio: verso un mondo post COVID-19 inclusivo della disabilità, accessibile e sostenibile”.
n tema molto attuale e impegnativo; certamente la situazione mondiale di pandemia che stiamo vivendo ha colpito più duramente le persone socialmente più deboli come le persone con disabilità, ed in questo comunicato proponiamo alcune riflessioni relative al mondo della scuola.

I ragazzi BES (ovvero ragazzi con bisogni educativi speciali) ed in particolare gli studenti con disabilità, dallo scorso marzo ad oggi, hanno visto ridursi ulteriormente la loro già limitata vita sociale, mentre hanno visto aumentare le proprie difficoltà, il proprio disagio e i propri limiti relegati all’interno delle quattro pareti della propria stanza. La didattica a distanza è stata per la maggior parte degli studenti con disabilità drammatica poiché ha accentuato tutte le difficoltà di questi ragazzi, soprattutto la distanza con i propri insegnati di sostegno ha reso maggiormente difficoltoso il processo di apprendimento cognitivo.

Dalla loro parte i docenti di sostegno hanno cercato nel migliore dei modi di supportare i ragazzi durante questo periodo, sia in orario scolastico che extra scolastico, sforzandosi di supplire le molteplici difficoltà che via via si presentavano durante quest’anno caratterizzato da vari lockdown.

E’ necessario promuovere una società resiliente per tutti, attraverso l’eliminazione delle disparità di genere, il potenziamento dei servizi educativi e l’inclusione sociale, economica e politica di ogni cittadino. E’ necessario introdurre un nuovo approccio e nuova visione con particolare attenzione, all’assistenza domiciliare. Secondo l’Istat, nel nostro Paese sono circa 4 milioni e mezzo le persone con disabilità. Di queste, 2 milioni e 600 mila hanno un’età superiore a 65 anni, una persona su tre vive da sola, quindi con maggior rischio di vulnerabilità in quanto non può contare sull’aiuto di un familiare. Questi sono dati molto preoccupanti.Riposrtiamo i dati dell’osservatorio sulla salute :” Il problema più grave per queste persone è la perdita di autonomia, infatti, tra gli ultra 75enni 1 una persona su cinque ha gravi difficoltà in almeno una attività quotidiana, una persona ultra 50enne su dieci non è autonomo nell’uso del telefono, nel prendere le medicine
o di gestire le proprie risorse economiche. Oltre un quarto non è in grado di prepararsi i pasti, fare la spesa o svolgere le attività domestiche. Quasi un quarto delle persone con disabilità che vive in Italia ha gravi problemi di mobilità, non riesce a
camminare o a salire le scale, il 5,3% non riesce a sentire e il 6,6% non vede.
Queste gravi limitazioni di cui soffrono le persone con disabilità sono spesso acuite da precarie condizioni
psicologiche, come testimonia il fatto che oltre l’8,5% di queste persone soffre di un disturbo depressivo
grave. Il bisogno di aiuti si attesta al 49% tra coloro che hanno gravi difficoltà nel preparare pasti, fare la spesa o gestire le proprie risorse economiche, il 16% non riceve alcun aiuto. Maggiore bisogno si riscontra per gli anziani con grado di istruzione e livelli di reddito più bassi. (Fonte dei dati: Elaborazioni su dati Istat. Indagine europea sulla salute (Ehis). Anno 2017)

“E’ vero che ci sono diversità che sono dolorose, ma tutti sappiamo, quelle che hanno radici in alcune malattie… ma anche quelle diversità ci aiutano, ci sfidano e ci arricchiscono. Per questo, non avere mai paura delle diversità: è proprio la strada per migliorare, per essere più belli e più ricchi”.

Papa Francesco